16.12.2013
		
	
I disability manager sul nuovo ISEE 
	
	Anche la SIDiMa (Società Italiana Disability  Manager) si unisce alle preoccupazioni già espresse da molte altre  organizzazioni di persone con disabilità, relativamente al nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica indispensabile per accedere a molte prestazioni assistenziali.
 Com’è noto, infatti, il nuovo regolamento approvato il 3 dicembre scorso  dal Consiglio dei Ministri prevede che l’ISEE tenga conto anche dei  redditi esenti da IRPEF, finora non considerati dall’Indicatore. La  “ricchezza” delle famiglie, cioè, verrà determinata anche in base a  pensioni di inabilità, assegni di accompagnamento, contributi per la  vita indipendente.
 «Questa modifica – commenta Rodolfo Dalla Mora – presidente della SIDiMa – rischia di penalizzare le persone con disabilità,  che appariranno più “ricche” delle altre, quando in realtà le pensioni e  le indennità che ricevono sono necessarie a coprire – e solo in minima  parte – le ingenti spese che devono affrontare a causa della disabilità  stessa». Il rischio, quindi, è che molte famiglie non riescano più ad accedere  a determinate prestazioni sociali, avendo un indicatore reddituale  troppo elevato. Qualche correttivo, per altro, è stato previsto, dal  momento che dalla somma dei redditi sarà possibile sottrarre le spese  sanitarie e quelle per l’assistenza. Inoltre, a seconda del livello di  disabilità, sarà possibile godere di alcune franchigie.
E in ogni caso, l’applicazione del nuovo ISEE non sarà comunque immediata:  il Ministero del Lavoro, infatti, ha novanta giorni di tempo per  approvare un nuovo modello di dichiarazione e dopo ulteriori trenta  giorni, tutte le prestazioni soggette a ISEE dovranno essere erogate in  base al nuovo Indicatore. Entro la stessa data, inoltre, Regioni ed Enti  Locali dovrebbero aggiornare le soglie ISEE previste per l’accesso ai  diversi servizi.
 «L’auspicio – conclude Dalla Mora – è che tali soglie vengano elevate, tenendo conto del fatto che molte famiglie avranno un ISEE più alto, ma avranno ancora gli stessi bisogni.  Adeguare accuratamente le soglie d’accesso sarà dunque indispensabile,  per non escludere molte persone con disabilità dal sistema dei servizi».  (I.F.)
 
Fonte: www.superando.it