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20.08.2012
Tutti al mare? (di Franco Bomprezzi)

Giorni di Ferragosto, giorni torridi. Ma anche pericolosi per gli InVisibili. Il periodo delle vacanze è il test più duro per valutare la propria vita, le relazioni umane, il livello di libertà e di autonomia, perfino la possibilità o la capacità di trasgredire le regole. Dall'alto dei miei primi sessant'anni mi permetto di dare qualche piccolo consiglio basato sull'esperienza. Mi piacerebbe infatti che tutti, ma proprio tutti, anche ragazzi e ragazze con disabilità, vivano queste settimane senza angoscia, anzi, con la massima leggerezza e gioia di vivere.

Premetto: è difficile. Partiamo da una constatazione inoppugnabile. Siamo terribilmente riconoscibili. Una persona disabile fa fatica persino a immaginare una trasgressione, quella classica dell'estate, ossia tradire il proprio partner, o comunque farsi un'avventura da spiaggia. Ti riconoscono subito, ti vedono. Ti salutano alla prima occasione e davanti al tuo compagno o alla tua compagna candidamente dicono: 'Ciao, che ci facevi l'altra sera all'Hotel Miramare''. Già, che ci facevi' I fatti miei, vorresti rispondere. Ma i fatti tuoi, se sei in sedia a rotelle, o comunque con una disabilità fisica o sensoriale evidente, non sono più soltanto i fatti tuoi, diventano di dominio pubblico.
La disabilità dunque sembra, tanto per cominciare, abbinata indissolubilmente alla fedeltà e a un comportamento decoroso. Passiamo ad altro dunque. Il corpo. Ecco, difficilmente il corpo di una persona con disabilità (con tante splendide eccezioni, per carità') è facile da esibire sulla spiaggia o in piscina. Bisogna avere una solida faccia di bronzo. Il mio consiglio spassionato è: fregatevene altamente degli altri. Prendete il sole in costume, perché ne avete diritto, il sole è di tutti. E' democratico, e fa bene. In realtà non è vero che la gente ti guarda. Solo i bambini, poco educati alla disabilità, arrivano da te e ti puntano il dito: 'Che cosa hai fatto' Perché sei così''. Ecco, preparatevi solo una buona risposta per i bambini. La mia migliore è questa: 'Sto in carrozzina perché sono pigro e grasso'. Funziona, almeno a me.

Altro piccolo consiglio: cercate di liberarvi di genitori e parenti (non me ne vogliano'). Tenderanno a proteggervi, a fare solo le cose giuste, a evitarvi difficoltà e disagi. Ma rischiate di rimanere soli, specie verso sera, quando è fondamentale organizzare il tempo del divertimento. La parola d'ordine deve essere: 'Non preoccupatevi, mi arrangio''. Buttatevi, cercate amici nuovi, osservate bene le facce, non è difficile individuare quello simpatico, o la ragazza allegra che non si fa problemi solo perché avete, come dire, un aspetto un po' complicato.

Stendo un velo pietoso sulle barriere che comunque incontrerete, più o meno ovunque: il bagno attrezzato che trovate, nel momento del bisogno, rigorosamente chiuso a chiave, e nessuno sa chi ce l'abbia; il servoscala che non funziona; la pedana della spiaggia completamente coperta di sabbia e che si ferma a dieci metri dalla battigia, e così stretta che non riuscite neppure a fare dietrofront; il parcheggio per disabili rigorosamente occupato da un Suv con contrassegno taroccato. Immagino infatti che abbiate superato questi e altri ostacoli, altrimenti non sareste qui a leggere il mio post sui consiglio per le vacanze. Visto che parlo con gente tosta: vi prego, non perdete una sola occasione a portata di mano. Discoteca, concerti all'aperto, cinema, happy hour, torneo di calcio balilla, chitarrata notturna in spiaggia (esistono ancora' Spero di sì').
L'obiettivo, ve lo confesso, è che in questa settimana gli italiani si accorgano improvvisamente di questa invasione di alieni. Gente di ogni tipo, alta, bassa, larga, semovente o spinta da qualcuno, elettronica o manuale, con le stampelle o con il bastone bianco, giovani e meno giovani. Sarebbe il nostro omaggio commosso a Carlo Rambaldi, che con E.T. ha inventato il personaggio disabile più amato e coccolato al mondo. E poi raccontateci, qui, le vostre avventure (senza esagerare, mi raccomando').

In una parola: non restate mai soli. Non ve lo meritate. La vita è vostra. Alla faccia dei pregiudizi. Parola di Franco.

Corriere della Sera - Invisibili del 12-08-2012




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