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06.04.2017
CERPA
Network Cerpa: “Aumentano le richieste, ma diminuiscono i fondi”

Diffondere conoscenze, ottimizzare le risorse e unire le forze per essere più efficaci nel promuovere l’inclusione delle persone con disabilità e combattere le barriere architettoniche, sensoriali, cognitive e culturali. Sono i motivi che, nel 2012, hanno portato alla creazione del Network Cerpa, la rete dei centri di eccellenza italiani campo dell’accessibilità e della progettazione inclusiva. Ragioni che oggi sono ancora più valide, come verrà ribadito nel corso dell’incontro fra i centri programmato per martedì 11 aprile dalle ore 10 a Bologna, ospiti della Regione Emilia-Romagna al Padiglione de L’Esprit Nouveau (piazza della Costituzione 11).

Il network Cerpa oggi riunisce Criba Emilia-Romagna, Criba Friuli Venezia Giulia, Crid Toscana, cooperativa sociale Independent L. di Merano (Bolzano) e Centro per l’autonomia umbro. Grazie alla rete, i cinque centri hanno la possibilità di scambiarsi informazioni e competenze, partecipare ad attività di formazione e aggiornamento, condividere strumenti operativi e soluzioni progettuali per l’accessibilità e la fruibilità degli ambienti di vita, dalle abitazioni agli spazi pubblici, dai negozi ai luoghi di lavoro.

“Nell’incontro a Bologna faremo il punto sulle azioni che dobbiamo portare avanti per diffondere ulteriormente la cultura dell’inclusione e del benessere ambientale per tutti, ma anche per guardarci in faccia e capire come stiamo” anticipa l’architetto Gaetano Venturelli, presidente di Cerpa Italia onlus. “Pur essendo le strutture di riferimento per i rispettivi territori, i nostri centri non godono tutti di buona salute a causa della difficoltà a reperire le risorse necessarie per le consulenze, i servizi, la formazione e la ricerca”.

Negli ultimi anni sono aumentate le domande di intervento rivolte ai centri da cittadini, progettisti e amministrazioni pubbliche. “Più si diffonde la cultura dell’inclusione e del benessere, più ci arrivano richieste”. Il paradosso è che sono contemporaneamente calate le risorse assegnate da Comuni e Regioni, con cui i centri lavorano in convenzione. “La diminuzione delle risorse economiche rende i nostri centri e le persone che si rivolgono a noi ancora più fragili. Per noi diventa quindi necessario ripensare le modalità di fare rete in funzione delle nuove esigenze manifestate da chi vi accede e dalle istituzioni”, aggiunge Venturelli.

Il perdurare della crisi economica, con i conseguenti tagli ai finanziamenti, ha causato una revisione del livello di qualità che ha contraddistinto sino ad ora i servizi dei centri, con ripercussioni sul personale e sulle ore dedicate. “Così ci troviamo nelle condizioni di lavorare male e di non riuscire a rispondere a tutte le domande, o di farlo troppo tardi a scapito di coloro che hanno bisogno di risposte certe e immediate – conclude Venturelli –. A Bologna ci incontriamo anche per questo: per capire quali strategie adottare per evitare cadute prestazionali, per rafforzarci nel confronto con la politica, e per potenziare la rete: perché uniti possiamo essere più forti”.

“Beim Treffen in Bologna werden wir über den Stand der Dinge sprechen, die wir weiterbringen müssen, um die Kultur der Inklusion und des barrierefreien Wohlbefindens zu verbreiten, aber auch um uns gegenseitig kennenzulernen und zu sehen, wie es uns geht“. Interview mit Gaetano Venturelli, vor der geplanten Versammlung am 11. April. „Die Kürzung der Ressourcen macht uns schwächer“.


Tags: network cerpa |  gaetano venturelli | 



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