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12.03.2013
TOSCANA
BaskIn, un nuovo sport per l'integrazione

AREZZO. Lo sport può essere una preziosa forma di integrazione e di valorizzazione sociale per tanti ragazzi frenati da disabilità intellettive o relazionali. Forte di questa consapevolezza, la Scuola Basket Arezzo ha dato il via ai propri corsi di BaskIn, veri e propri allenamenti di basket integrato in cui giocano insieme atleti disabili e atleti normodotati.

«BaskIn - spiega Federico Fracassi della Sba, - è un'innovativa e coinvolgente attività sportiva che ha l'obiettivo di offrire a chi ha disabilità un prezioso momento educativo, riabilitativo, ricreativo, culturale e sociale. Con questo corso cerchiamo di favorire l'integrazione tra i diversamente abili e i normodotati, tenendo sempre presenti le differenti abilità di ciascun atleta ma facendo in modo che ognuno apporti al gruppo il proprio personale contributo».

BaskIn, giunto al suo secondo anno e completamente gratuito, va ad inserirsi all'interno de "Le abilità diverse della disabilità", un macroprogetto della Caritas diocesana che si occupa proprio dell'integrazione dei disabili nella vita quotidiana e che, per l'ambito sportivo, si appoggia sulla Sba. Questa collaborazione porterà nella palestra di San Lorentino oltre 30 atleti diversamente abili dai 16 anni in su, equamente divisi tra chi ha già giocato lo scorso anno con la Sba e chi è legato alla Caritas. A dirigere gli allenamenti saranno Paolo Bruschi, tecnico responsabile del minibasket "Nova Verta" della Sba, e Letizia Rubeca, insegnante di educazione motoria per ragazzi con disabilità. Questi due istruttori imposteranno un lavoro di crescita completa basato su aspetti tecnici tipici della pallacanestro, su aspetti motori, su aspetti psico-motori e, soprattutto, su aspetti relazionali.

«Con questo progetto - continua Fracassi, - vogliamo offrire agli atleti disabili un'attività motoria strutturata e inclusiva per permettere loro di aprirsi agli altri e di raggiungere una maggiore autonomia. Seppur con tutte le limitazioni del caso, l'obiettivo è di formare giocatori di basket, migliorando le capacità motorie dei partecipanti e permettendo loro di acquisire le tecniche della pallacanestro. Crediamo nella validità del progetto e nella sua valenza sociale, dunque speriamo di convogliare sempre più ragazzi per riuscire, in futuro, a creare una vera e propria squadra di basket integrato».

FONTE: Arezzo.notizie del 28-02-2013


Sport als Gelegenheit zur Integration und für soziale Aufwertung: das Projekt Baskln der Stadt Arezzo fördert integriertes Basket, welches Sportler mit Beeinträchtigung und körperlich leistungsfähige Sportler involviert. Das Projekt gibt es bereits seit zwei Jahren und die Teilnahme daran ist kostenlos. Es entstand im Rahmen der Aktion „Le abilità diverse delle disabilità“ der örtlichen Diözesan-Caritas.




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