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21.03.2014
Expo 2015, LEDHA "Milano non è pronta per accogliere i visitatori con disabilità"

Se oggi arrivassero 200 mila turisti con disabilità a Milano, la stima minima dei visitatori di Expo, "in Lombardia salterebbe tutto: il sistema dei trasporti, i percorsi culturali". Lo dice Franco Bomprezzi, giornalista e presidente di Ledha. Milano non è pronta ad ospitare le persone con disabilità che arriveranno in vista di Expo. "C'è un divario enorme tra l'attenzione dedicata all'accessibilità del padiglione e il resto dei trasporti nella città metropolitana", aggiunge.

UNA CABINA DI REGIA - Da due anni la Ledha chiede che si affronti il tema e per la prima volta ieri sera Regione, Comune ed Expo spa si sono sedute ad un tavolo per discuterne, alla Casa dei diritti di via De Amicis. Titolo dell'incontro: "Expo 2015: esposizione universalmente accessibile". E il risultato è stato quello della messa a punto di una sorta di cabina di regia tra istituzioni e terzo settore per mappare le barriere della Lombardia, con l'obiettivo di dare soluzioni che possano durare nel tempo. Ad iniziare da una app. L'obiettivo di un tavolo di lavoro fra Regione Lombardia, Comune di Milano ed Expo spa per mappare le aree regionali inaccessibili alle persone con disabilità se lo sono posti i consiglieri comunali Umberto Ambrosoli (Patto civico) e Carlo Borghetti (Pd): "Vogliamo creare una cabina di regia tra istituzioni ed associazioni del terzo settore che possa lasciare qualcosa anche per il dopo Expo", è il commento di Borghetti. Un primo passaggio sarà la realizzazione di una app per smartphone che mappi i luoghi accessibili in Lombardia. In questo momento ci sono diverse ipotesi sul tavolo e l'invito espresso dall'assessore alle Politiche sociali del Comune di Milano Pierfrancesco Majorino è di individuarne una sola. Ma questo è solo l'inizio: l'obiettivo del tavolo è darsi una road map da seguire da qui almeno al 2015. L'idea a cui sta lavorando una task force del Comune focalizzata sul tema accessibilità, che si riunirà per la prima volta a fine marzo, è "esaltare la città dell'accesso, perché questo significa anche mettere in evidenza chi non ha la stessa attenzione, così alimentiamo un po' di competizione in questo terreno", ragiona Pierfrancesco Majorino. Resta il dato dei soli 14 mesi dal suono dell'apertura dei cancelli dell'esposizione universale milanese. "Il lavoro non manca, diamoci da fare", dice Borghetti.

BOMPREZZI: NON BASTA - Prima ancora del convegno la Ledha aveva ricordato che i passi da fare sono moltissimi: Trenord, Trenitalia, Grandi Stazioni, Sea e Atm - dice l'associazione - ancora non hanno condiviso insieme un piano per la gestione dei mezzi pubblici. È questa la mancanza più evidente finora riscontrata da Ledha: i grandi attori del trasporto pubblico lombardo e milanese non hanno trovato un modo per garantire a visitatori in sedia a rotelle un comodo ingresso dall'uscita dell'aeroporto fino al centro cittadino. "Ci vuole un coordinamento - aveva detto Bomprezzi - bisogna decidere chi fa qualcosa, come e in che tempi". Del resto il tempo stringe e gli allarmi sul ritardo accumulato si moltiplicano. (lb)

(Fonte Superabile.it - 19 marzo 2014)

Tags: expo 2015 |  ledha |  franco bomprezzi |  milano |  regione lombardia | 



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