15.05.2014
EMILIA-ROMAGNA
Apre il bar-pizzeria n.0
A Gazzata, piccola frazione di San Martino in Rio a 15 chilometri da Reggio Emilia, da qualche giorno è stato inaugurato il
bar pizzeria n.0 (numero zero), gestito dalla
cooperativa sociale Sottovoce che da due anni si occupa di persone con disabilità psichiche e motorie. Il nome richiama la canzone di Sergio Endrigo, 'La casa', anche perché il locale si trova in via Cà Matte. Un posto che vuole reggere il confronto con il mercato passando però dall'inclusione lavorativa. 'Crediamo che la disabilità non debba essere imposta. Se qualcuno viene è perché da noi si mangia bene -
spiega Stefano Giurano, presidente di Sottovoce - D'altronde la solidarietà è una scelta'. E la cooperativa non è nuova all'esperienza. Già da un anno infatti gestisce la pizzeria La Fala all'interno del parco di Albinea, sempre in provincia di Reggio Emilia.
'Abbiamo scelto la ristorazione perché a fronte della crisi è il settore che sembra sentirla meno ' spiega ancora Giurano ' e poi le soglie d'accesso al mondo lavorativo sono variegate'. Le competenze infatti sono diverse: si va dal cuoco al servizio ai tavoli, alle pulizie. Un mondo che può accontentare le esigenze di tutti. Nella pizzeria di Albinea lavorano, oltre alcuni soci, anche 5 persone disabili, 2 dei quali assunti. 'La prima ragazza che abbiamo assunto voleva stare in cucina a lavare i piatti perché non se la sentiva di affrontare il pubblico - racconta il presidente - Adesso invece sta in sala a prendere le comande. Un percorso di cui andiamo molto fieri'. Luoghi di ristoro che vogliono essere per tutti tanto che, spiega ancora, 'la nostra idea di inclusione è per tutti, quella dove non ci sono distinzioni. Io per primo servo ai tavoli e lavo i piatti'.
Oltre disabili psichici e fisici al lavoro anche persone con vissuti di emarginazione o in condizioni di disagio, come ad esempio vittime di violenza domestica. Al momento però al N. 0 non ci sono inserimenti lavorativi attivi. 'Stiamo valutando le persone da inserire affidandoci ai servizi per dare una risposta anche al territorio - conclude Giurano - Intanto la nostra sfida è quella di creare un'impresa socio-sostenibile che regga il confronto con il mercato e finora siamo molto contenti della risposta del pubblico'. Parola d'ordine della cooperativa Sottovoce, che conta 10 soci tutti educatori e insegnanti, è 'fare la differenza' promuovendo, si legge sul sito, 'una realtà nuova che superi l'attuale mentalità arrivista del profitto a ogni costo, anche a scapito del benessere altrui, basandosi su principi di solidarietà verso chi è in condizioni di fragilità ed emarginazione'.
Per avere maggiori informazioni è possibile visitare il
sito Internet www.coopsottovoce.com o seguire la pagine Facebook
www.facebook.com/coopsottovoce.
(di Irene Leonardi - Redattore Sociale 12-05-2014)