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15.05.2014
OLTRE LA NOTIZIA
Enea. Al cinema la storia di un ragazzo, i suoi amici e un desiderio

Gli esperti del settore lo chiamano la settima arte, per noi è semplicemente il cinema che, secondo Stefania Delendati (UILDM), nei confronti della disabilità è diventato un mezzo di comunicazione in grado di scardinare lo stereotipo assistenziale e di rendere la disabilità oggetto di riflessione culturale.

La filmografia è variegata e davvero ampia, ma se volessimo fare una breve carrellata rubando i film citati dalla Delendati nel suo articolo "Cinema e disabilità: sposi felici o quasi amici?" avremmo nomi di registi come Paolo Sorrentino (La grande bellezza), David Lynch (The Elephant Man), Eric Toledano (Quasi amici) e di attori come Dustin Hoffman (Rain Man), Tom Hanks (Forrest Gump), Leonardo Di Caprio (Buon compleanno Mr. Grape), Sean Penn (Mi chiamo Sam), Jhonny Depp (Edward mani di forbice).

L'ultimo arrivato nelle sale ad aprile racconta la storia di Enea, ragazzo trentenne che ha un desiderio: fare (finalmente) l'amore. E in questa sua avventura con lui ci sono Carlo e Alex, i suoi amici, che faranno di tutto per aiutarlo a realizzare il suo sogno.
"The Special Need" - anche se l'ICF ci insegna ormai da tempo che non esistono bisogni speciali - è il film che narra il desiderio di un ragazzo con autismo, un documentario on the road che vuole raccontare "la normalità della diversità senza mai salire in cattedra e senza mai perdere di vista la leggerezza della narrazione" (cit. www.thespecialneed.com).

Arriva così, sul grande schermo, un altro personaggio, con un suo vissuto e le sue emozioni, un ragazzo che ti trascina con lui, nella sua storia - toccando un tema delicato come quello della sessualità - e ti pone di fronte alla disabilità facendoti entrare nei suoi panni e mettendoti a confronto con le strategie inconsce che ciascuno di noi mette in atto di fronte alla "diversità". Enea, un personaggio vero. Così come Dadina, Hellen, Julia, Philippe e molti altri. (cfr "Cinema e disabilità: sposi felici o quasi amici?").


Enea – Im Kino die Geschichte eines Jungen, seiner Freunde und seines Wunschs

Die Experten nennen es die siebte Kunst, für uns ist es einfach das Kino. Durch Stefania Delendati (UILDM) ist das Kino ein Kommunikationsmittel für die Behinderung geworden, das fähig ist, Stereotypen zu durchbrechen und die ganze Gesellschaft zum Thema Behinderung zu sensibilisieren. Ihre Filmographie ist wirklich weit und vielfältig. Wenn wir aber einen kleinen Überblick über die Filme geben würden, die von Frau Delendati in ihrem Artikel “Kino und Behinderung: frohe Hochzeitspaar oder fast Freunde?“ zitiert werden, könnten wir die Namen von Regisseuren wie Paolo Sorrentino (La grande bellezza), David Lynch (The Elephant Man), Eric Toledano (Intouchables) und von Schauspieler wie Dustin Hoffman (Rain Man), Tom Hanks (Forrest Gump), Leonardo Di Caprio (What's Eating Gilbert Grape), Sean Penn (I am Sam), Johnny Depp (Edward Schissorhands) finden.
Im letzten Kinofilm im April geht es um die Geschichte von Enea, ein 30-jähriger Mann, der einen Wunsch hat: endlich Liebe machen. In diesem Abenteuer machen seine Freunde Carlo und Alex alles, was möglich ist, ihm zu helfen, seinen Wunsch zu erfüllen.
“The Special Need” ((auch wenn uns das ICF bereits seit langem gezeigt hat, dass besondere Bedürfnisse nicht mehr existieren)) ist ein Film, der über einen autistischen Mann handelt. Der Film ist ein on the road Dokumentarbericht, der „die Normalität der Unterschiedlichkeit erzählen will, immer ohne autoritär zu sein und durch eine leichte Erzähltechnik“ (Zitat aus www.thespecialneed.com). So schafft es eine unkonventionelle Figur mit ihren Erlebnissen und Emotionen auf die Leinwand: Ein Mann, der das Publikum mit seiner Geschichte fesselt und ein heikles Thema, wie das der Sexualität angeht. Der Film zeigt nicht nur die Behinderung, sondern auch die unbewussten Strategien, die wir gegenüber der „Unterschiedlichkeit“ umsetzen. Enea, eine wahre Figur. So wie Dadina, Hellen, Julia, Philippe und viele andere (siehe “Cinema e disabilità: sposi felici o quasi amici?”) (“Kino und Behinderung: frohe Hochzeitspaar oder fast Freunde?“).


Tags: the special needs |  autismo |  stefania delendati |  uildm | 



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