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03.06.2014
EMILIA-ROMAGNA
Imparare a gestire l'emergenza terremoto: l'esperienza delle scuole

Si terrà il prossimo 10 giugno 2014 presso la Sala Estense di Ferrara il Convegno Nazionale Imparare a gestire l’emergenza: l’esperienza delle scuole, incentrato sulla sicurezza delle strutture scolastiche non solo dal punto di vista strutturale ma anche sulle procedure e i piani organizzativi della gestione dell’emergenza. Il convegno è organizzato dal Comune di Ferrara, dal Corpo Nazionale Vigili del Fuoco, e dal TekneHub dell’Università di Ferrara con il patrocinio della Provincia di Ferrara, della Regione Emilia-Romagna e dell’Università degli Studi di Ferrara.

Il terremoto che ha colpito l’Emilia-Romagna nel 2012, in particolare il 29 maggio quando gran parte delle scuole erano in attività, ha mostrato quanto sia importante intervenire non solo sulla sicurezza strutturale delle scuole ma anche sulle procedure e sui piani organizzativi attraverso cui ciascun istituto gestisce le emergenze (in genere concentrate solo sul rischio di incendio). Una scuola è infatti un luogo pubblico e di lavoro molto particolare, dove entrano ogni giorno personale, genitori e bambini di ogni età e capacità, e che deve quindi affrontare le emergenze non in modo generico (“evacuare la scuola”) bensì plasmando e adattando nel tempo il proprio coordinamento, in relazione allo specifico contesto, alle attività che vi si svolgono, alla tipologia e al numero di studenti ed insegnanti che vi operano.

Negli ultimi due anni il Comando Vigili del Fuoco di Ferrara e il Laboratorio TekneHub del Tecnopolo dell’Università di Ferrara (Rete Alta Tecnologia Emilia-Romagna) hanno progettato e coordinato una ricerca finalizzata ad indagare questi aspetti. Sono state studiate diciotto scuole, tre per ogni ordine e grado (dagli asili nido all’università), svolgendo incontri con gli operatori e gli insegnanti (prima e dopo l’elaborazione dei dati) ed analizzando oltre 1.300 questionari.
I questionari sono stati compilati sia dagli studenti sia dagli operatori della scuola, analizzando in modo parallelo e attraverso più di cinquanta domande, i loro comportamenti e conoscenze alla data del 29 maggio, cioè al momento di affrontare e gestire l’emergenza del sisma. Il confronto continuo con gli educatori, i tecnici degli enti partecipanti e i tanti esperti esterni, ha permesso di individuare non solo criticità da risolvere, ma anche parametri tecnici utili per lo sviluppo di un Piano di Emergenza efficiente, oltre a tante buone pratiche che le scuole e gli enti locali hanno adottato (prima, durante e dopo il sisma).

Viviamo in un territorio complesso e troppo spesso poco tutelato, quindi non è solo il rischio sismico ad essere un elemento di potenziale pericolo nell’attività giornaliera di una scuola (come di ogni altro luogo di lavoro) ma sono purtroppo frequenti anche alluvioni, trombe d’aria, crolli dovuti a frane o dissesti strutturali e così via.
La scuola è solo uno degli edifici che può essere coinvolto da una calamità naturale ma è certamente tra quelli più sensibili (per tipo di utenti); a questo tipo di eventi difficilmente viene però programmata una risposta efficace nel Piano di Emergenza e nelle prove periodiche di legge (quando effettivamente vengono realizzate...).

Nello stesso tempo la scuola è, per sua natura, la sede ideale dove offrire conoscenza e addestramento al personale e agli studenti, dove insegnare a conoscere e vigilare sul proprio territorio, dove apprendere tecniche e metodi per difendersi dai pericoli, anche quando questi accadono al di fuori della scuola. La buona organizzazione e l’apprendimento di tecniche e buone pratiche è basilare per crescere come adulti sereni e consapevoli di poter affrontare le difficoltà ed essere di aiuto agli altri. L’unico rischio da cui non è accettabile che la scuola si debba difendere sono le carenze strutturali della scuola stessa, cui occorre intervenire con sollecitudine. Alla domanda posta da un bambino durante la ricerca: “perché devo proteggermi sotto il tavolo se poi mi crolla il tetto in testa?” l’insegnante deve poter rispondere con fiducia che ciò non accadrà. In caso contrario non verrà meno solo la fiducia del bambino verso l’ambiente che lo circonda, ma anche quello dell’adulto che egli diventerà verso coloro che hanno consentito che lui avesse paura della propria scuola.

Scarica il programma del convegno

 

Iscrizioni e accreditamento
e-mail: lem@unife.it
indicando: nome e cognome, ente/azienda/studio di afferenza, oltre agli eventuali dati relativi all’ordine/collegio (e numero di iscrizione) di appartenenza

Come previsto dal nuovo Regolamento per la Formazione Continua dei professionisti, è stata inoltrata regolare richiesta di riconoscimento dei Crediti Formativi. Questo evento ha già ottenuto l’accreditamento per i Geometri ed i Periti Industriali, attraverso il Collegio dei Geometri di Ferrara ed il CNPI. L’accreditamento per gli Architetti è in fase di approvazione presso il Ministero della Giustizia attraverso il CNAPPC. Si ricorda che l’attestazione dei crediti formativi sarà attribuita soltanto a chi parteciperà al convegno secondo gli standard minimi specificamente previsti dal proprio ordine/collegio, con obbligo di firma.


Tags: terremoto |  scuola |  emergenza |  ferrara | 



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