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18.06.2014
EMILIA-ROMAGNA
Una giostra per tutti: da Reggio Emilia arrivano le linee guida

"Non ci potrà mai essere un parco divertimenti totalmemte accessibile perché ci sarà sempre una giostra su cui qualcuno di noi non può andare, ma dobbiamo lavorare per raggiungere il massimo dell'accessibilità ragionevolmente possibile". Questo è il pensiero di Gianni Chiari - vice direttore tecnico di "Una giostra per tutti"- che ha creduto dall'inizio in questo progetto "di livello pioneristico e che abbiamo già avuto modo di presentare in diversi paesi europei e non solo".

Sostenuto dalla Provincia di Reggio Emilia e dal Consorzio Fun Italian Export, "Una giostra per tutti" aveva come scopo la stesura di linee guida a livello nazionale ed europeo per una maggiore accessibilità dei parchi divertimento: "Siamo molto orgogliosi di presentare i risultati di questo progetto - spiega Ilenia Malavasi, assessore all'istruzione della Provincia - che abbiamo scelto di supportare affinché le linee guida, che ne sono il risultato tangibile - permettono di eliminare qualsiasi tipo di discriminazione. Scardinare il pregiudizio è prima di tutto un passo importante dal punto di vista culturale per la difesa dei diritti della persona".

Essere pionieri in questo ambito è stata una grande sorpresa per i promotori del progetto, ma anche una grande responsabilità: "Scegliere di far provare una giostra a un ragazzo distrofico non è una decisione che si prende a cuor leggero, ma in tutto questo percorso abbiamo avuto dati scientifici alla mano e la supervisione tecnico-scientifica dell'Istituto Superiore di Sanità" sottolinea ancora Gianni Chiari. Le linee guida sono, infatti, frutto di una ricerca realizzata dopo una serie di test condotti su 30 soggetti con sindrome di Down, "in quanto più facilmente individuabili e, quindi, maggiormente a rischio discriminazione", 30 soggetti con disabilità fisiche e sensoriali (ma anche persone uscite dal coma) e 30 persone senza alcun tipo di disabilità di stessa età e scolarizzazione.

Le diverse problematiche sono state analizzate sotto il profilo scientifico (con 7 tra medici e professori universitari, nonché l'Istituto superiore della sanità), giuridico (5 tra giudici ed avvocati), da 7 esperti dell'industria e delle associazioni e, per quanto riguarda le situazioni di emergenza, da 3 esperti dei vigili del fuoco. 
"Analizzando i livelli di cortisolo prima, durante e dopo un'attrazione, è stato ad esempio appurato scientificamente che per tutti i partecipanti si registrano gli stessi livelli di stress", ha detto Chiari sottolineando che il progetto "è stato apprezzato da tutto il mondo, compreso da chi, come Stati Uniti o Canada, è all'avanguardia nel settore del divertimento: queste linee guida, che abbiamo illustrato a Parigi e a Orlando, a Dubai e in Svezia e ora presenteremo nella versione definitiva ad Amsterdam, rappresentano il punto di partenza di un lavoro che durerà anni".

Un progetto così importante e innovativo non poteva che nascere a Reggio Emilia, che rappresenta - insieme al Veneto - la "capitale" di questo settore di nicchia che però, grazie a quote di export del 95%, ha saputo resistere alla crisi, registrando solo nel 2009 una flessione. Qui, del resto, hanno sede molti associazioni nazionali ed europee del settore, a partire dal Consorzio Fun Italian Export, di cui è presidente Francesco Ferrari della Preston & Barbieri Srl che ne è la capofila, che vanta l'adesione di ben 27 aziende italiane che producono giostre ed attrezzature per parchi divertimento e parchi a tema.

La maggior parte di esse sono dislocate proprio nei territori reggiano e modenese e ne fanno parte, tra le altre, M.P. Group srl (Reggio Emilia), D.P.F. Automation srl (Reggio Emilia), ECO elettrocomponenti srl (Reggio Emilia), Automatic Toys Modena srl, Cogan srl (Soliera), Ital-Resina di Di Talia Angelo (Ganaceto), Adalio srl (Spilamberto).

"Garantire la massima sicurezza per tutti è per noi fondamentale", ha detto Paola Barbieri, amministratore delegato della Preston & Barbieri Srl: "Queste linee guida ci hanno già permesso di adeguare attrazioni come lo space-battle, ma soprattutto saranno importantissime nella progettazione delle nuove giostre perché l'innovazione rappresenta il principale punto di forza del nostro settore".

Accanto alla Preston & Barbieri srl hanno lavorato al progetto non solo le aziende del Consorzio per l'internazionalizzazione Fun Italian Export s.c., ma anche un pool di esperti, soprattutto medici e giuristi di fama internazionale. Numerose sono state anche le collaborazioni e i patrocini messi in campo da parte delle associazioni, tra cui l'Istituto superiore della sanità, l'ospedale Bambin Gesù di Roma, Ancasvi (Associazione nazionale costruttori attrezzature spettacoli viaggianti), Anesv (Associazione nazionale esercenti spettacoli viaggianti), Consorzio C.A.S.A. (Consorzio attività specialistiche per le diverse abilità), Coordown (Coordinamento nazionale associazioni persone con sindrome di Down), Eaasi (European association amusement supplier industry), Iaapa Europe (International association of amusement parks and attractions, Brussels), e Pianeta Down.



Ein Karusell für alle: Reggio Emilia gibt Leitbilder vor
,,Kein Erlebnispark ist vollständig zugänglich, da es immer ein Karusell gibt, auf dem man nicht spielen kann. Deshalb müssen wir daran arbeiten, optimale Zugänglichkeit zu erreichen" sagt Gianni Chiari - der technische Vizedirektor von „Una giostra per tutti" (Ein Karussel für alle) - der sich von Anfang an für dieses Projekt eingesetzt hat. Es handelt sich um ein Pionierprojekt, das bereits in verschiedenen europäischen Städten präsentiert wird.

 



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