01.07.2014
EMILIA-ROMAGNA
La “palestra all'aperto” di Montecatone
Grande partecipazione per l’inaugurazione del nuovo
parco e del
giardino riabilitativo di
Montecatone – la nota struttura di
Imola (Bologna) specializzata nella cura e nella riabilitazione di persone con lesione midollare e/o grave cerebrolesione – svoltasi il 28 giugno – come
riferito nei giorni scorsi anche dal nostro giornale – sotto la guida del presidente
Augusto Cavina, che ha ricordato per l’occasione la doppia valenza dell’intervento effettuato: da una parte, cioè, la conservazione del patrimonio naturale del parco storico, dall’altra l’ideazione di un percorso per
addestrare le persone con disabilità ad affrontare ogni tipo di fondale che si trova girando la propria città in carrozzina.
A provvedere al classico “taglio del nastro” è stato
Vincenzo Falabella, presidente della
FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e della
FAIP (Federazione Associazioni Italiane Paratetraplegici), che ha sottolineato come sia sempre «un piacere ricevere un invito da Montecatone, un Istituto che sperimenta
percorsi inclusivi e che cerca di essere sempre innovativo nonostante la crisi. Un posto dove si tocca con mano la
partecipazione attiva delle persone con disabilità, una cosa a cui il movimento che rappresento tiene moltissimo, come attesta anche lo slogan internazionale di esso,
Nulla su di Noi senza di Noi. In questo caso è molto apprezzabile aprire una
“palestra all’aperto”, dove le persone possono addestrarsi a vivere pienamente la loro città. Rinnovo dunque la disponibilità della FISH e della FAIP, per ogni possibile collaborazione che continui in questa direzione».
Successivamente,
Mauro Venturelli, presidente del CCM (Comitato Consultivo Misto) di Montecatone, ha confermato che negli ultimi anni la struttura, grazie alla sua nuova direzione, alla cultura e alle idee dei suoi operatori, oltreché al dinamismo della Fondazione, «si sta dimostrando in grado di perseguire un miglioramento continuo che può
fare scuola anche al di fuori della Regione, nell’attivazione di nuove strutture riabilitative analoghe. La riabilitazione, infatti, è un impegno a 360 gradi e comporta una tensione continua al miglioramento, per aumentare sempre di più la possibilità delle persone con disabilità di sfruttare appieno tutte le opportunità della vita. Montecatone è su questa strada e questo giardino è un nuovo passo significativo».
Alla giornata è intervenuto anche il comandante provinciale dei Carabinieri
Antonio Iannece, che ha espresso il proprio ringraziamento per la competenza e l’umanità dimostrate nella cura di diversi componenti dell’Arma, da ultimo il maresciallo
Giuseppe Giangrande, ferito gravemente dai colpi di pistola sparati davanti a Palazzo Chigi a Roma il 28 aprile dello scorso anno, durante il giuramento del Governo Letta, che a propria volta ha voluto ringraziare gli operatori e anche le famiglie di tutti i ricoverati per le attenzioni ricevute.
Dal canto suo,
Marco Gasparri, presidente della Fondazione Montecatone ONLUS, ha “rimproverato” il sindaco di Imola
Daniele Manca, per avergli proposto un impegno che, da un anno e mezzo a questa parte, gli ha procurato la “malattia della montecatonite”! «Sono orgoglioso – ha dichiarato – di chiudere oggi in bellezza un mese di giugno particolarmente impegnativo, inaugurato all’
Autodromo con l’handbike, e via via costellato di impegni, come l’avvio del Centro Estivo per i bambini, le serate in città con il “panino d’autore”, e oggi anche il lancio di una campagna per riavviare l’attività di pet therapy. Faremo il possibile per continuare ad essere propositivi, perché Montecatone lo merita e perché la Fondazione si avvale di volontari e persone con disabilità che ogni giorno mi sanno stupire per la loro capacità e l’impegno».
Il già citato sindaco
Manca ha poi voluto ringraziare tutti, dai progettisti e le ditte che hanno lavorato per portare all’inaugurazione, agli operatori di Montecatone, che «con il loro impegno quotidiano costituiscono un tassello fondamentale di un progetto di qualità prima di tutto culturale. Le Istituzioni regionali e locali hanno creduto molto in questo Istituto e l’inaugurazione di oggi è un
bel segnale, per un Paese come il nostro, che ultimamente ha proprio bisogno di buone notizie: qui abbiamo infatti una prova tangibile del fatto che
sappiamo ancora lavorare bene, e veicoliamo un’idea di partecipazione che aiuta a riscoprire il senso di comunità».
Infine, le parole del vescovo di Imola
Tommaso Ghirelli: «Abbiamo parlato di riabilitazione come processo a 360 gradi – ha affermato – e certamente anche il
benessere spirituale fa parte di questo processo, come può testimoniare il parroco di Montecatone
don Fabio, che è qui tutti i giorni. Ed è molto fortunata la circostanza di poter intervenire insieme al mio collega
Mathew Arackal, vescovo del Kerala in India, uno Stato dove convivono un terzo di persone cattoliche, un terzo di musulmani e un terzo di indù: prendiamo dunque esempio da questa realtà, che testimonia la
positiva inclusione tra le diversità».
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: caterina.donattini@montecatone.com, corsolini@montecatone.com.
(Fonte: Superando.it)