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Reggio Emilia - 03.11.2015
CERPA
Case intelligenti: dalla tecnologia all'accessibilità

Nelle case intelligenti, le tecnologie dialogano tra di loro e con le persone che quegli ambienti li abitano. Questo avviene già oggi grazie alla combinazione tra dispositivi sempre più evoluti e infrastrutture di comunicazione in grado di connetterli e di innescare nuovi servizi. Ma un impulso ulteriore alla home automation e al cosiddetto "internet delle cose" può arrivare in Italia dalla legge 164/2014, che rende obbligatoria la cablatura in fibra degli edifici nuovi e di quelli sottoposti a importanti ristrutturazioni. Di tecnologie e domotica parliamo con l'ingegnere delle telecomunicazioni Carlo Montanari. Tecnico di sistemi domotici, coordinatore del servizio di teleassistenza al Caad di Reggio Emilia e consulente del Criba Emilia-Romagna, Montanari è recentemente intervenuto al seminario su Le novità della legge 164/2014 per l'ambiente abitativo in rete: l'accessibilità dell'edificio smart, organizzato da Cerpa Italia onlus e All digital - Smart building all'interno del Saie di Bologna.

La nuova normativa che vantaggi comporta rispetto al passato?
"La legge 164/2014 affronta il tema della predisposizione degli edifici rispetto agli impianti di comunicazione elettronica (ricezione tv, telefono, comunicazione a banda larga, videosorveglianza, anti-intrusione, eccetera), che rappresenta un argomento critico nel campo della building e home automation. Negli edifici esistenti la mancanza di adeguati spazi installativi è un forte limite per gli aggiornamenti tecnologici degli impianti, che restano incapaci di seguire l'elevata dinamicità delle soluzioni se non al costo di adeguamenti strutturali. L'applicazione della nuova norma consentirà invece all'installatore di avere a disposizione spazi adeguati per l'implementazione degli impianti, quindi anche di lavorare in condizioni migliori, risparmiare tempo e soprattutto permettersi di proporre l'impianto più adeguato all'edificio e alle esigenze di ciascun abitante. Il risultato è la realizzazione di un edificio connesso, ovvero predisposto a servizi in banda larga e ultralarga". 

Che servizi possono svilupparsi a partire dalla cablatura degli edifici?
"La rapida evoluzione tecnologica, con la conseguente nascita di molteplici dispositivi di uso comune nella vita quotidiana, ha saturato gli ambienti antropizzati - e in particolare le case in cui viviamo - di oggetti in grado di interagire con le persone e l'ambiente stesso, elaborare informazioni e scambiarle ai fini di raggiungere gli obiettivi che ci si propone. La distribuzione della capacità di elaborazione e quindi di intelligenza all'interno di tali dispositivi, unita alla loro capacità di comunicare, costituisce il paradigma dell'internet delle cose e di tutto il mondo smart. Una  rivoluzione sta nel capovolgimento globale dell'intendere il valore di un oggetto. Questo passa dal contenitore al contenuto di servizio che l'oggetto è in grado di fornire. La possibilità di avere una adeguata infrastruttura di comunicazione in grado di raccogliere tutti i contenuti di servizio utili all'edificio e ai suoi abitanti permette lo sviluppo di teleservizi, adeguabili alle necessità di ognuno, una delle possibili declinazioni di ciò che definiamo domotica".

Di domotica si parla da anni. Quali sono ora le applicazioni più interessanti?
"La domotica realizza, all'interno della casa, proprio questa visione integrata di tecnologie, impianti e servizi che migliorano la qualità dell'abitare. Indubbiamente le applicazioni della domotica per la gestione dell'energia sono quelle che negli ultimi anni appaiono essere le più interessanti proprio perché sono visibili agli occhi di un pubblico cosciente e ampio. Da molti anni però la domotica ha dato la possibilità di creare ambienti più accessibili ed usabili permettendo, ad esempio, alle persone con disabilità di vivere la casa in autonomia e in sicurezza. Attraverso la domotica si può gestire l'appartamento attraverso l'interfaccia più adatta alle capacità di chi lo abita, attraverso tecnologie assistive o dispositivi di uso comune come tablet e smartphone; si possono affrontare e risolvere eventuali problemi come fughe di gas e acqua, comunicando all'esterno gli eventi critici per un supporto adeguato in teleassistenza o in presenza".

Come si possono diffondere ulteriormente le tecnologie domotiche?
"La predisposizione dei singoli appartamenti rispetto all'integrazione degli impianti e alla dotazione di dispositivi intelligenti, è un tema centrale, ma non esaustivo. È importante la formazione di tutti gli attori deputati ad operare nell'ambito delle costruzioni, dai progettisti agli installatori, secondo i principi del progetto integrato e centrato sulle esigenze dell'utente. Serve quindi una rivoluzione culturale sia nell'ambito tecnico che in quello politico-amministrativo perché queste opportunità siano realmente implementabili, conosciute e godute da tutti. Sono i temi che abbiamo trattato  recentemente con il Cerpa Italia Onlus nell'incontro di All digital - Smart building e che portiamo avanti come Caad e Criba quotidianamente, nel supporto ai singoli cittadini che vivono situazioni di difficoltà nell'ambiente domestico e nei confronti dei tecnici e delle amministrazioni deputati a costruire un ambiente e servizi accessibili".

Smarte Wohnungen: von der Technologie zur Zugänglichkeit
In Smarten Wohnungen sind die Technologien miteinander verknüpft und kommunizieren mit den Bewohnern. Das dank der Verknüpfung von immer besser entwickelten Vorrichtungen und entsprechender Kommunikationstechnik, die diese Verbindung erlauben. Interview mit Carlo Montanari, Techniker von Domotiksystemen, Koordinator des Fernversorgungsystems von CAAD Reggio Emilia und Berater des Criba Emilia-Romagna.



Tags: smart building |  home automation |  domotica |  teleassistenza |  accessibilità |  usabilità | 



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