Reggio Emilia - 01.12.2015
EMILIA-ROMAGNA
Reggio Emilia senza barriere, pił sicurezza per non vedenti e ipovedenti
Reggio Emilia sempre più senza barriere. La città del tricolore avrà presto un nuovo percorso pedonale tattile destinato ad accompagnare le categorie più deboli, e in particolare le persone con disabilità visiva, dalla stazione ferroviaria centrale alla via Emilia, cuore culturale e commerciale di Reggio Emilia.
Il percorso, progettato dal Servizio Reti e Infrastrutture del Comune di Reggio Emilia insieme al Criba Emilia-Romagna all'interno del progetto
Reggio Emilia Città senza barriere, comporterà la collocazione di impianti semaforici con segnalazione acustica, l'eliminazione di barriere architettoniche e il riallestimento di parti della viabilità pedonale. Gli interventi, previsti tra aprile e agosto 2016, avranno un costo di 100mila euro, di cui il 60% proveniente da un contributo statale e il 40% in carico al Comune di Reggio Emilia.
"Credo che questo intervento - ha detto l'assessore alla mobilità Mirko Tutino - sia importante per due ragioni. Innanzitutto è un risultato del lavoro di coordinamento tra chi conosce e vive il tema dell'accessibilità e chi progetta i lavori pubblici. Non sempre questo coordinamento e questa capacità di progettazione congiunta in passato c'è stata e credo che il progetto ‘Reggio Emilia città senza barriere' abbia successo proprio perché ha queste ricadute concrete. Il secondo motivo è legato al fatto che l'intervento non è il mero adeguamento di un semaforo o di un attraversamento pedonale, ma sceglie un percorso tra i più frequentati della città e lo trasforma nella sua interezza, rendendolo universalmente accessibile e sicuro. Questo intervento sarà di esempio per altre aree della città, non ci fermiamo certo qui".
"Arricchirsi grazie alle differenze, questo è quello che sta accadendo nella nostra città", aggiunge Annalisa Rabitti, presidente di Farmacie comunali riunite e coordinatrice del progetto "Reggio Emilia città senza barriere". "Lavorare assieme, collaborare, mettere al servizio della città esperienze, professionalità e vite personali, per trovare soluzioni e dare vita a progetti pieni di senso. Questo ne è un esempio, un bell'esempio: Unione Italiana Ciechi, Criba e Amministrazione comunale hanno trovato una strada per fare cose, e rendere, a piccoli passi, migliore la nostra città. E aggiungo una considerazione personale: in questo tempo, in questo ascolto, in questo Noi che sta nascendo, è bello scoprire di avere incontrato persone e idee che non si stavano cercando, e lasciarsi stupire da questa ricchezza".
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Reggio Emilia Città senza barriere