02.02.2016
TURISMO
Da Lonely Planet una guida online per turisti disabili

"Noi di Lonely Planet crediamo che il viaggio sia per tutti, a prescindere da abilità e limitazioni. Sappiamo anche che il primo ostacolo a viaggiare per chi ha una disabilità o esigenze specifiche in merito all'accessibilità è la mancanza di informazioni, combinata con la paura di ciò che non si conosce". Martin Heng, australiano di Melbourne, si occupa di turismo accessibile per Lonely Planet, la casa editrice specializzata in guide turistiche. È lui l'autore di Accessible travel online resources, ebook che raccoglie le risorse messe a disposizione da governi locali e nazionali, organizzazioni turistiche e associazioni di disabili suddivisi per Paese, le esperienze di viaggio tratte da quasi 50 blog personali, i riferimenti di agenzie specializzate e tour operator di 40 Stati, oltre a consigli di viaggio e suggerimenti di viaggiatori disabili esperti.

Sfogliando la guida digitale si può scoprire che nel Parco nazionale di Yosemite, negli Stati Uniti, ci sono navette gratuite che accompagnano i visitatori con difficoltà di movimento nei punti panoramici. Che in Giappone i trasporti pubblici sono molto efficienti e consentono l'accesso alle sedie a ruote, così come le stazioni, dotate di ristoranti e servizi accessibili. Che a Barcellona, in Spagna, ci sono tour operator specializzati in visite guidate alla città per persone con disabilità, che includono immersioni subacquee e un giro in mongolfiera. E che in Svezia, invece, le strutture accessibili sono circa 3.900.

La guida sarà aggiornata ogni 2 anni ed è scaricabile dal sito della Lonely Planet, gratuitamente, in formato pdf. "Questa raccolta di risorse online non pretende di essere esaustiva - si legge nell'introduzione -, ma è un buon punto di partenza e può essere di aiuto non solo per programmare un viaggio, ma anche per trovare strutture adatte una volta arrivati a destinazione". Già nel 2013 Lonely Planet aveva iniziato a interessarsi dei viaggiatori con disabilità, creando una piattaforma online in cui erano gli stessi turisti a condividere le loro esperienze.

Fonte: Redattore sociale