30.06.2016
TOSCANA
Toscana, i non vedenti imparano le manovre salva-vita

Insegnare a non vedenti e ipovedenti le principali manovre del primo soccorso per metterli nelle condizioni di intervenire in caso di malori e incidenti. È il progetto a cui sta lavorando la Federazione regionale delle Misericordie della Toscana, che a oggi ha formato 45 persone (l’obiettivo è arrivare a 100 entro l’anno) che si occuperanno di spiegare come praticare le tecniche di Bls (Basic life support), a partire dalla rianimazione cardiopolmonare e la disostruzione delle vie aeree.

Il progetto è nato nel 2003 alla Misericordia di Prato per rispondere a una richiesta dei soci dell’Unione italiana ciechi, ma da quest’anno viene esteso a tutta la regione. In questa prima fase si è puntato a creare il team di formatori, che successivamente dovranno organizzare sul territorio toscano i corsi di Bls. Per agevolarli nell’apprendimento i non vedenti riceveranno un manuale in braille corredato di tracce audio, realizzato grazie all’Unione italiana ciechi della Toscana.

All’ultimo corso per formatori hanno partecipato anche 8 confratelli delle Misericordie della Lombardia. L’intento, infatti, è di replicare altrove quello che si sta facendo in Toscana. “L’idea – dice Alberto Corsinovi, presidente delle Misericordie toscane – nasce dalla volontà di estendere il più possibile tra la popolazione la conoscenza delle manovre salva-vita e dalla consapevolezza che anche così si favorisce l’inserimento sociale di persone con disabilità, valorizzandone le capacità piuttosto che fermarsi alle difficoltà. Capacità, in questo caso, di salvare vite umane”.

Photo credit: Stefan Malmesjö