07.07.2016
MONDO
Tempo libero, arriva l'European disability card
È stato presentato al ministero del Lavoro e delle Politiche sociali il progetto che porterà anche in Italia, in una spinta a uniformare a livello europeo le politiche per la disabilità, la “European disability card”. Si tratta essenzialmente di una tessera, utilizzabile in Italia e in tutti gli stati membri, che permetterà alle persone disabili di accedere gratuitamente o a costo ridotto a servizi di di trasporti, cultura e tempo libero. Musei, cinema, ma anche viabilità e fruibilità delle città, dunque.
La European disability card nasce dalla Strategia europea 2010-2020 in materia di disabilità e vi partecipano otto paesi dell’Unione europea. In Italia l’azione è portata avanti dalla Fish in partenariato con la Fand, le due grandi federazioni di associazioni attive per i diritti delle persone disabili, in collaborazione con il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
“Crediamo che lavorare in sinergia con gli altri Paesi Ue che hanno voluto partecipare al progetto sia un elemento di orgoglio per l’Italia – ha detto Vincenzo Falabella, presidente della Fish – e rappresenti un fattore importante per contribuire alla sfida culturale che abbiamo davanti”. “È indispensabile operare ogni sforzo – ha aggiunto Roberto Romeo, vicepresidente della Fand – perché le persone con disabilità abbiano le medesime possibilità e occasioni di tutti gli altri cittadini in ogni aspetto della propria vita inclusi il pieno accesso ai trasporti, alla cultura e al tempo libero, in un’ottica di piena inclusione e partecipazione”.
“L’impegno dell’Italia nel progetto della disability card poggia sull’esigenza di lavorare in maniera sempre più incisiva sul tema della piena inclusione delle persone con disabilità nella nostra società – ha dichiarato il sottosegretario al Welfare Franca Biondelli –. Intendiamo dare il nostro contributo assieme agli altri Paesi che partecipano al progetto – ha continuato – perché il godimento dei diritti richiamati dalla Convenzione Onu delle persone con disabilità parte anche dai tanti aspetti della vita quotidiana come spostarsi e viaggiare, andare ad un museo, al cinema o allo stadio”.
Quali, in concreto, le azioni da mettere subito in campo? “Non dimentichiamo che, quando parliamo di trasporti, sono direttamente coinvolti e interessati gli enti locali. Ebbene, contiamo di iniziare subito a coinvolgere Regioni e enti locali per arrivare magari al 3 dicembre (data della Giornata internazionale dei diritti delle persone disabili) già con bozze di protocolli d’intesa”.
Fonte: Redattore sociale