11.10.2016
EMILIA-ROMAGNA
Musei senza barriere in Emilia-Romagna
Ascoltare una fotografia, toccare una scultura, vedere un brano musicale, ma anche muoversi liberamente all’interno di un edificio. È l’accessibilità totale degli oltre 500 musei e istituti culturali in Emilia-Romagna, l’obiettivo delle Linee guida per il godimento del patrimonio museale dell’Emilia-Romagna per le persone con disabilità, approvate dalla Giunta regionale. Non solo abbattimento fisico delle barriere quindi, ma anche adeguamento sensoriale, motorio e cognitivo dei beni artistici, da realizzare attraverso percorsi speciali.
Il progetto intende coinvolgere sia coloro che promuovono l’offerta culturale, sia chi ne fruisce, confermando il percorso già avviato dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali insieme all’Ufficio scolastico regionale. Visitare una mostra o una galleria sarà così un’esperienza completa per tutti. In Italia sono poco più della metà i musei accessibili alle persone disabili (51,7%), ma la proposte contenute nel documento della Regione Emilia-Romagna mirano a innalzare questa soglia, migliorando l’offerta, in coerenza con la legge 18/2009, che recepisce la convenzione Onu sui diritti per le persone con disabilità.
Le linee guida sono state elaborate dall’Istituto per i beni artistici culturali e naturali della Regione, in collaborazione con le direzioni Cultura, formazione e lavoro e Sanità e politiche sociali. A livello nazionale e locale, vi hanno partecipato le associazioni delle persone con disabilità e i principali soggetti del mondo dei musei, fra i quali il ministero dei Beni culturali e il Comitato nazionale italiano dell’Icom (International council of museums).
Die mehr als 500 Museen der Emilia-Romagna zugänglich machen: das ist das Ziel der „Leitlinien für den Genuss der Museumsgut für Behinderten“. Sie wurden von der Regionalrat dank auch der Mitwirkung von örtlichen und nationalen Vereinigungen angenommen. Man spricht nicht nur über den physische Abbau der Barrieren sondern auch über das sensorielle und kognitive Angleichen der Kulturgüter.
