Terni - 14.02.2017
UMBRIA
Umbria: verso una legge sulla vita indipendente

Anche l’Umbria si prepara a varare una legge sulla vita indipendente. Un risultato frutto dell’impegno delle associazioni di persone con disabilità aderenti a Fish e Fand e dell’apertura dimostrata dai vertici della Regione e delle aziende sanitarie, come racconta sul suo sito il Centro per l’autonomia umbro. “Sono arrivati segnali concreti per poter ritenere che ci siano le volontà e le premesse per vedere nel sistema di welfare umbro l'introduzione di innovazioni necessarie a garantire diritti fondamentali ancora oggi non concretamente esigibili”.

In un recente incontro con Imolo Fiaschini, direttore dell’Azienda Usl Umbria 2, le associazioni hanno proposto di aderire al progetto, portato avanti a livello nazionale dalla Fish, “Superare le resistenze”, che ha l’obiettivo di definire quando una struttura residenziale o semi-residenziale per persone con disabilità possa essere definita segregante e quindi destinata alla chiusura o, quanto meno, non meritevole di sostegno pubblico.

Anche dal fronte della Regione i segnali “fanno auspicare un deciso passo in avanti in direzione del diritto alla vita indipendente delle persone con disabilità”. L’assessore regionale alla Sanità, Luca Barberini, si è infatti impegnato ad avviare da subito un percorso partecipato per la stesura e l’approvazione, entro i prossimi due mesi, delle Linee guida sulla vita indipendente e del regolamento attuativo per il “Dopo di noi”.

“L'obiettivo immediato – spiega il Cpa umbro – sarà quello di avviare, quanto prima, le sperimentazioni dei progetti personalizzati ai quali sono destinate le seguenti risorse: 1 milione di euro provenienti dai bandi già finanziati dal ministero del Lavoro e per le Politiche sociali per la vita indipendente, cui si aggiungono circa 2.300.000 euro del Fondo sociale europeo e 1.350.000 euro previsti nel recente decreto che finanzia il primo anno della Legge n. 112 del 22 giugno 2016 (nota come norma sul ‘Dopo di noi’)”.

Auch Umbrien bereitet ein neues Gesetzes für ein selbstbestimmtes Leben vor. Die Gesetzesvorlage ist das Ergebnis engagierter Vereinigungen sowie der Öffnung der Sanitätsbetriebe, wie das Zentrum der Autonomie Umbriens erklärt. “In Bezug auf die Einführung notwendiger Neuerungen im regionalen Welfare System zeichnen sich konkrete Verbesserungen ab, welche die Einhaltung von Rechten garantieren, die bislang noch nicht zum Tragen kommen“.

Photo credit: Pieter Morlion