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17.01.2013
Inciampando si immagina... lo racconta Maria Pizzamiglio

"A Genova, si sa, la morfologia non aiuta a muoversi con facilità! Genova: città arrampicata sulle colline che affacciano sul mare dove il primo piano magari è anche il quarto, dipende da dove conti di uscire di casa.
E allora ecco che attraversare una zona del centro cittadino può diventare un'impresa. Il percorso che abbiamo affrontato munite di ausili, sedie a ruote, passeggini, carrelli o altri elementi che ostacolavano la deambulazione, andava da via Roma a piazza Corvetto e di ritorno percorreva via San Sebastiano. Si tratta di una strada leggermente in salita (via Roma) dotata di un ampio marciapiede, peccato che attualmente buona parte della via sia occupata da cantieri con ponteggi che rendono l'incedere incerto di una persona con problemi visivi, di deambulazione o con borse o passeggino al seguito, più pericoloso e difficoltoso del solito". "La pavimentazione dei marciapiedi si è rivelata in molti punti in pessimo stato contribuendo a rendere il nostro cammino faticoso e spesso pericoloso con il rischio continuo di inciampare sulle pietre sconnesse.
Le coraggiose partecipanti al laboratorio che ho seguito hanno sperimentato come muoversi non vedendo sia complicato. Ci hanno accompagnato ed aiutato ad usare il bastone bianco e ad orientarci l'Associazione Genitori Ragazzi Non Vedenti Onlus. Il percorso è stato complicato ancor più da ostacoli imprevisti come pali per la segnaletica, fioriere, cestini della spazzatura; quegli ostacoli che eviti facilmente se li vedi ma se vedi poco o per nulla diventano un problema".

Così ci racconta l'esperienza di "Inciampando si immagina" Maria Pizzamiglio, socia del CERPA Italia Onlus, architetta, libera professionista che si occupa di progettazione, accessibilità, architettura naturale (o bioarchitettura) ed efficienza energetica. Un laboratorio che ha fatto seguito al seminario "L'immaginario femminile sulla città. Confronto tra scienza e pratica quotidiana dello spazio urbano", incontro inserito all'interno del Festival della Scienza di Genova che si è tenuto lo scorso novembre (clicca qui per leggere la news precedente


"Hanno partecipato al laboratorio anche alcune classi della Scuola Primaria. Alcuni dei bambini hanno preso molto seriamente la cosa ed hanno attraversato con fatica il percorso previsto rendendosi conto davvero del disagio di non poter correre e camminare liberamente come loro solito e degli ostacoli che esistono sui percorsi cittadini. Il tempo impiegato per attraversare questa parte di città è risultato molto, troppo; anche l'uso dei sottopassaggi ci era difficile se non impossibile e questo ci ha costretto a percorsi ancora più lunghi e faticosi. Al laboratorio a preso parte anche il Sindaco della città e parte della Giunta, occasione di vera sperimentazione della città di tutti, quella che tutti percorriamo nelle nostre attuali condizioni fisiche e psichiche, più o meno buone. Provare le condizioni di altri ci aiuta a comprendere quali azioni intraprendere perché la città sia davvero di tutti e accessibile a tutti".




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